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“Arrivabene assolto, ma quei due punti inflitti pesano eccome: e Marotta? La Fondazione chiede chiarezza e giustizia”

Logo JB Identità Bianconera – simbolo della Fondazione JB per i tifosi Juventus

Allora era estraneo ai fatti! La Fondazione Jdentità Bianconera ha recentemente effettuato un’istanza in merito all’evoluzione del processo Prisma. Il documento è stato redatto in primis dall’avvocato Andrea Pietropaoli, con il supporto di Gianna Caccavale e di tutto il team Legale della Fondazione. Il 23 settembre 2025 il GUP del Tribunale di Roma ha infatti pronunciato il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene. L’ingiustizia della penalizzazione inflitta alla società bianconera (di ben 10 punti, di cui 2 inflitti proprio per Arrivabene) è quindi definitivamente accertata, perché, al netto di un’evoluzione bizzarra (per usare un eufemismo) delle pene inflitte, con punti tolti, ridati e nuovamente tolti in sequenza durante il campionato, che è inutile sottolineare quanto abbiano costantemente minato la stagione del club, senza il -2 di Arrivabene (che al tempo dei fatti era presente in società ma non era l’amministratore delegato, a conferma dell’evoluzione “strana” dell’indagine) la Juventus avrebbe totalizzato 64 punti, a pari merito con l’Atalanta, e sarebbe risultata 5^ per la classifica avulsa.
Ad avviso della Fondazione Jdentità Bianconera l’autonomia della giustizia sportiva, legittimamente riconosciuta e tutelata dalla legge italiana, non può giustificare un contrasto così evidente tra il giudicato sportivo e quello penale. Per quanto recentemente statuito dalla Corte di Giustizia Europea sul caso del club belga Seraing, devono essere comunque salvaguardati i diritti inviolabili della persona, come quello ad un giusto processo, e devono essere rispettati i principi di ordine pubblico dell’unione, come quello alla tutela giurisdizionale effettiva.
Nel caso specifico, l’azione disciplinare deve conformarsi ai principi di legalità, imparzialità e correttezza procedimentale, principi che caratterizzano l’intero ordinamento giuridico.
La Fondazione ha quindi chiesto al Procuratore Generale di intraprendere le iniziative più opportune per il ripristino della legalità e della giustizia, compresa la revisione o la revocazione della sentenza della Corte Federale d’Appello.
Nel contempo, la Fondazione ha evidenziato che tra le operazioni contestate ce n’erano alcune concluse da Giuseppe Marotta, all’epoca dei fatti A.D. della Juventus. Ha chiesto quindi al Presidente della FIGC e al Procuratore Federale la riapertura del procedimento disciplinare per una nuova valutazione dei fatti, alla luce degli elementi sopravvenuti, anche in relazione alla posizione di Giuseppe Marotta, inizialmente valutata estranea ai fatti contestati.

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